T E A T R O
IL GRUPPO PALCOSCENICO
Nell’inverno del ’40 ho frequentato tutte le serate di "Palcoscenico", scrive Renato Birolli, mi chiedevo cosa Paolo Grassi intendesse con quel succedersi di atti unici da Pirandello a Rebora, a Joppolo, da frammenti di Shakespeare a Jevreinov, a Leopardi. Una vertigine di modi di misure teatrali e spirituali. C'era da restar perplessi. Eppure un'intenzione c'era. Il gruppo Palcoscenico diretto da Grassi agiva alla Sala Sammartini di Palazzo Serbelloni: gli attori erano i giovani diplomati all'Accademia dei Filodrammatici di quel tempo tra cui Franco Parenti; con loro c'erano anche Luigi Veronesi, Dadi Orsi, Ernesto Treccani, Zimmermann, Piero Gauli, Duilio Morosini e Giuseppe Migneco. Il gruppo come i tanti formati dai giovani del guf in tutta Italia lavoravano a rinnovare il vecchio repertorio nel quale resistevano "le orfanelle" e "i sergenti" del teatro popolare ottocentesco; l'esercitazione avveniva sugli atti unici sull'esempio di quel teatro a sezioni fondato a Roma a Torino e a Milano nell'Italia del primo ventennio. Per la recita al Palazzo dell'Arte, nel '41, si unì al gruppo anche Giorgio Strehler.
LOCANDINE
LA MASCHERA
Questa maschera venne realizzata da Giuseppe Migneco nel 1985, per lo spettacolo teatrale "La guerra di Troia non si farà" di Jean Giraudoux, al teatro Cracano di Milano, per la regia di Gianni Mantesi.
IL TEATRINO DELLE MARIONETTE E DEI BURATTINI